Dopo quattro mesi di indagini la polizia arresta un 44enne per rapine violente contro due anziani
Si è conclusa nei giorni scorsi l’indagine durata quattro mesi, svolta dalla Polizia di Stato di Genova, che ha identificato il presunto autore di due rapine contro anziani.
I fatti risalgono al 25 marzo scorso, quando un 79enne residente nella delegazione di Sampierdarena era stato rapinato del telefono cellulare e della somma di 250 euro, all’interno del portone della propria abitazione. L’autore del crimine lo aveva seguito fin dentro l’androne per poi aggredirlo alle spalle, mettendogli sulla testa, sino quasi alla metà del busto, un sacchetto di plastica nero, dandosi poi alla fuga.
Gli investigatori del Commissariato Cornigliano hanno avviato subito le indagini reperendo le immagini di tutte le telecamere, pubbliche e private, presenti nella zona dove si era consumata la rapina, procedendo alla disamina delle stesse.
Nei giorni successivi al fatto, la parte offesa, che nel frattempo aveva visto un video in cui era stato immortalato il rapinatore, lo ha riconosciuto mentre si trovava nei pressi di una sala slot e prontamente ha richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti delle volanti sono immediatamente giunti sul posto dove hanno identificato l’uomo, denunciandolo in stato di libertà per il reato di rapina.
Lo scorso 19 luglio, sempre nella delegazione di Sampierdarena, una seconda rapina ai danni di un ultraottantenne, commessa anche in questo caso all’interno dell’androne di casa, ha da subito indotto gli investigatori ad associarla alla prima.
Significativa, nel secondo episodio, la violenza posta in essere dal rapinatore quando l’anziano ha opposto resistenza cercando di evitare di essere derubato. L’aggressore ha infatti afferrato la vittima per il collo, le ha puntato un oggetto appuntito all’addome intimandole di stare ferma, per poi spingerla a terra e strapparle due collane d’oro dal collo. Nella cirscostanza l’anziano ha riportato una ferita da punta alla mano sinistra.
Le telecamere
Fondamentali, anche in questo caso, sono state le immagini estrapolate dalle telecamere presenti in zona che hanno permesso agli investigatori di raccogliere elementi ritenuti concordanti, univoci e gravi che hanno avvalorato il quadro accusatorio indicante il 44enne quale presunto autore delle due rapine, per il quale è stata emessa la più gravosa misura cautelare della custodia in carcere, fermo restando che la responsabilità dell’arrestato sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.