Sono preoccupanti i dati 2022 relativi all’abbandono scolastico. L’Italia risale due posizioni tra i paesi UE ma il target del 9% è ancora lontano.
di Mario Tritto
Fanno riflettere i dati Istat pubblicati a luglio di quest’anno che hanno esaminato in numeri il fenomeno dell’abbandono scolastico. Anche se in ambito nazionale ha registrato un 11,5% in diminuzione quindi rispetto alla rilevazione precedente (12,7%) e in Europa l’Italia passa dal terzo al quinto posto tra i 27 stati membri con più incidenza del fenomeno, nel 2022 è comunque il quinto paese con più abbandoni dopo Romania (15,6%), Spagna (13,9%), Ungheria (12,4%) e Germania (12,2%).
Un dato migliorativo quello registrato dall’Italia ma ancora lontano dal 9% che è il nuovo obiettivo Ue di uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione da conseguire entro il 2030. Sono 10 le regioni con un tasso inferiore alla soglia del 10%, prevista nell’ambito di Europa 2020: Lombardia (9,9%), Veneto (9,5%), Emilia-Romagna (9,5%), Abruzzo (9,3%), Molise (8,3%), Friuli-Venezia Giulia (7,7%), Lazio (7,4%), Umbria (7,3%), Marche (5,8%), e Basilicata (5,3%). Come si nota 6 di queste si attestano anche al di sotto della nuova soglia del 9%.
In Italia sono evidenti le differenze interne e svariati fattori determinano il tasso di dispersione scolastica che si manifesta in modo evidente soprattutto in Sicilia che indossa la maglia nera con un 18,8 % di abbandono seguita dalla Campania con un 16,6 % di giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno al massimo la licenza media. Seguono Sardegna e Puglia con quasi il 15% di uscite precoci. Anche la Valle d’Aosta (13,3%) si colloca al di sopra della media nazionale.
La Lombardia registra un 9,9% di giovani che hanno detto addio ai libri e a Milano il maggior tasso abbandono è concentrato nella zona ovest.
Tra le cause il disagio personale e le difficoltà famigliari, l’aumento della povertà infantile, consumo di droghe e alcool, la criminalità diffusa e l’assenza di spazi pubblici per trascorrere il tempo libero.
L’abbattimento del tasso di abbandono scolastico resta una delle principali sfide a livello europeo di questo decennio. A maggior ragione nel mondo post-Covid, il livello di istruzione appare una variabile sempre più determinante per le condizioni di vita delle persone e per lo sviluppo dei paesi.