L’Associazione Poliziotti Italiani compie 25 anni, patto contro la violenza di genere, codice della strada e farmaci e molto altro. Un numero ricco di contenuti
È già in distribuzione il nuovo numero di “Noi cittadini per la sicurezza”, l’organo ufficiale dell’Associazione Poliziotti Italiani.
È un numero ricco di importanti contributi che apre con l’editoriale del direttore editoriale e presidente nazionale di Api Gerardo Velotto che ripercorre 25 anni di attività del sodalizio, nato con l’obiettivo di creare un nuovo rapporto tra cittadini
e istituzioni, promuovendo giustizia, sicurezza e legalità.
In evidenza c’è il patto tra l’avvocato Matteo Pellacani, balzato agli onori delle cronache per avere difeso le vittime di Omar Confalonieri e l’Associazione Poliziotti Italiani contro la violenza di genere, con l’assistenza legale in gratuito patrocinio alle vittime dei reati connessi al Codice Rosso.
L’articolo del presidente della Segreteria Provinciale di Milano Mario Tritto si concentra sulla drammatica situazione tra Israele e Palestina che mette in evidenza la assoluta necessità di trovare una soluzione per la coesistenza dei due popoli.
Anche in questo numero c’è un approfondimento sulla riforma del Codice della strada con un articolo a firma Massimiliano Scala che affronta il tema della guida per pazienti sotto terapie farmacologiche con i consigli del dott. Gianluca Porrone, primo dirigente della Polizia Stradale di Bologna.
Il giornalista di Libero Davide Pinoli, profondo conoscitore della città di Milano, mette al centro il caso di Renato Vallanzasca, ricoverato in una Rsa dopo 52 anni di carcere, e il dibattito che è seguito dopo la decisione del Tribunale di Milano, facendo un’analisi tra giustizia e senso di umanità.
La psicologa e criminologa Cristina Brasi ha dato un importante contributo ed acceso i riflettori sulla drammatica situazione di disagio che troppo spesso spingono i nostri giovani ad atti di autolesionismo, una tendenza purtroppo in grande aumento nella nostra epoca.
Il pezzo dell’ex super poliziotto e scrittore Celeste Bruno racconta di “Green Ice”, un importante operazione antidroga condotta negli anni 90. Un’indagine nata a Milano che consentì di arrivare agli uomini vicini a Pablo Escobar grazie ai nomi trovati su un’agenda di un narcotrafficante milanese assassinato in via Sidoli.
In questo numero c’è anche un interessante articolo di Alessandro Brachino, figlio del noto giornalista Claudio, che racconta dal suo osservatorio di giovane milanese le paure che affliggono i suoi coetanei tra Aggressioni violente e intimidazioni da parte di giovani immigrati di seconda e terza generazione, sia nelle periferie che nei centri storici. Una situazione che ha mutato il loro comportamento, limitato la loro libertà di movimento e cambiato addirittura le abitudini di vita.
Folco Mileto, per oltre 40 anni dirigente Inail, approfondisce il tema della prevenzione dei rischi sul lavoro e nel tempo libero mentre Carmelo Calabrò, finanziere e storico, ripercorre il caso di Rina Fort.
