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166.525 gli incidenti stradali con lesioni (+0,4% rispetto all’anno precedente), 3.039 morti (-3,8% rispetto all’anno precedente)

ROMA – Sono stati 166.525 gli incidenti stradali con lesioni che si sono verificati in Italia nel 2023 (+0,4% rispetto all’anno precedente).

Si tratta di ben 456 sinistri al giorno. Il 73,3% è avvenuto sulle strade urbane, il 21,4% su quelle extraurbane e il 5,3% sulle autostrade. Le cause? Nel 15,1% dei casi si è trattato di distrazione alla guida, nel 12,9% di mancato rispetto della precedenza e nell’8,4% di velocità troppo elevata.

Tutto questo ha portato a un totale di 3.039 morti (-3,8% rispetto all’anno precedente). Nello specifico 2.416 uomini (79,5%) e 623 donne (20,5%). I feriti sono stati 224.634 (+0,5%). A mettere i numeri nero su bianco è l’Istat nel rapporto sugli incidenti stradali 2023.

“I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Si registra ancora, invece, una diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3, -4,2% e -6,9%)”, si legge nel documento.

Andando nel dettaglio il report evidenzia che i conducenti deceduti nel 2023 ammontano a 2.135 (1.907 uomini e 228 donne), i passeggeri a 419 (195 uomini e 224 donne) e i pedoni a 485 (314 uomini e 171 donne).

Guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, e oltre i 55 anni per le donne.

Gli aumenti più consistenti rispetto al 2022 si registrano però, nel complesso, per le classi di età oltre i 70 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni (+23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni (da 8 a 13 vittime) e i 45-49enni (+1,8%).

Il tasso di mortalità stradale passa da 53,6 a 51,5 morti ogni milione di abitanti tra il 2022 e il 2023. Nel 2019 era pari a 53,1. Rispetto al 2019 – benchmark per il decennio 2021-2030 – le vittime della strada diminuiscono del 4,2%.

Le vittime invece aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti.

Si contano 1.332 vittime tra gli occupanti di autovetture (-3,1%), 734 tra i motociclisti (-6,0%), 68 tra i ciclomotoristi (-2,9%), 485 tra i pedoni (0,0%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 112 decessi (-32,5%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 212, in aumento rispetto al 2022, quando sono state 205 (+3,4%).

Aumentano anche gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici (conteggiati dal 2020): gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, i feriti da 2.787 a 3.195, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 21 (nel 2022 erano 16). Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone, rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, calcolato con parametri aggiornati da Istat e Aci nel 2023, ammonta a quasi 18 miliardi di euro nel 2023 (1% del Pil nazionale).

Se si considerano, infine anche i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (circa 4,3 miliardi di euro stimati da Ania), si arriva a una cifra pari a circa 22,3 miliardi di euro.

IL CONTESTO UE

Nell’Unione europea nel suo complesso, il numero delle vittime diminuisce in maniera contenuta nel 2023 (-1,5% rispetto all’anno precedente), dopo l’aumento dell’anno precedente che era seguito a una drastica riduzione nei due anni di pandemia (-10% sul 2019). Complessivamente, nel 2023 le vittime sono 20.385, contro 20.685 del 2022 e 22.761 del 2019.

Ogni milione di abitanti si contano 45 morti per incidente stradale nell’Ue e 52 nel nostro Paese, che resta al 19° posto della graduatoria, a pari merito con la Polonia. Il Paese più virtuoso è la Svezia con 22 morti ogni milione di abitanti. L’obiettivo europeo al 2023 è il dimezzamento di vittime e feriti gravi rispetto al 2019, anno di benchmark per il decennio per la sicurezza stradale 2021-2030 e il monitoraggio dei key performance indicators: velocità, distrazione alla guida, uso di alcool e droghe, sistemi di soccorso in caso di incidente, veicoli e infrastrutture.

SANZIONI

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 37% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un forte incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida in stato di ebbrezza, soprattutto la quota elevata dalle Polizie Locali.

SCENARIO

Il mercato dell’auto presenta una crescita nel 2023: le prime iscrizioni di autovetture sono aumentate del 18,4% rispetto al 2022. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli registrano una crescita del 3,8% rispetto al 2022 e un aumento anche rispetto al 2019, registrando un massimo, in termini assoluti, per le percorrenze totali, che superano la quota di 86,7 miliardi di veicoli per chilometro.

Fonte: Agenzia Dire – dire.it