I manifestanti sono partiti da Piazza della Repubblica per poi scagliarsi contro il commissariato delle porta Palatina
Nel corso di una manifestazione organizzata a Torino per esprimere solidarietà a Ramy, si sono verificati gravi episodi di violenza. La protesta, inizialmente pacifica, ha preso una piega inaspettata quando un gruppo di manifestanti si è diretto verso il commissariato Porte Palatina.
Secondo le ricostruzioni, la situazione è degenerata rapidamente. I manifestanti sono partiti da Piazza della Repubblica in corteo passando da corso Giulio Cesare, corso Brescia, corso Palermo, corso Regio Parco e poi si sono immessi in corso Regina Margherita. Qui la corsa forsennata verso il commissariato di polizia della Porta Palatina e l’assalto. I manifestanti, muniti di oggetti contundenti, hanno lanciato pietre e bottiglie contro l’edificio, danneggiando le vetrate e provocando tensione con le forze dell’ordine presenti. Alcuni tentativi di sfondare l’ingresso principale sono stati respinti grazie all’intervento tempestivo degli agenti.
Il peggio però è accaduto quando sono arrivate tre camionette dei carabinieri. A quel punto i manifestanti hanno attaccato i militari in tenuta anti sommossa, e questi si sono ritirati quasi subito vista l’inferiorità. Contro di loro sono state lanciate transenne, bottiglie, sassi e fumogeni. Ritiratisi i carabinieri i manifestanti si sono scagliati contro i mezzi delle forze dell’ordine in modo violento. In un caso un carabiniere che era al posto di guida di una camionetta ha anche rischiato di essere tirato giù dal mezzo.
La rabbia dei manifestanti non si è placata neppure una volta andati via da zona Porta Palazzo. Prima si sono diretti verso il centro e poi sono andati a protestare contro un secondo commissariato di polizia in zona Dora Vanchiglia e contro la caserma dei carabinieri di piazza Carlina. In un caso sono anche venuti a contatto con le forze dell’ordine.
Uno dei primi a reagire è stato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che in una nota ha detto: “Quanto accaduto è intollerabile: la violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il diritto di manifestare pacificamente. Confidiamo che venga fatta chiarezza sulla terribile morte del giovane Ramy. Piena solidarietà e vicinanza vanno al personale delle forze dell’ordine coinvolte negli scontri”.
“Chi assalta un commissariato di polizia o attacca un carabiniere è un criminale: non ci sono altri termini per definire chiunque si renda protagonista di violenza nei confronti degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine”, ha scritto in una nota Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, “Le istituzioni e la politica si schierino compatte e senza alcuna esitazione dalla parte di chi indossa una divisa. A loro, sempre più bersagli di odio e rabbia, va la mia gratitudine per il lavoro svolto e solidarietà per questi ignobili attacchi. Sono e sarò sempre, senza se e senza ma, dalla parte delle forze dell’ordine”.
La reazione di Mario Trittto dell’Associazione Poliziotti Italiani: “Violenza inaccettabile. Piena solidarietà alle Forze dell’ordine”