I vertici dell’Api, nel ventitreesimo anniversario del vile attacco alle Torri Gemelle, ricordano le vittime

Ventitré anni fa, l’11 settembre 2001, gli Stati Uniti e il mondo occidentale è attaccato da 19 terroristi di Al Qaida e le immagini trasmesse dai media statunitensi fanno il giro del mondo. Immagini e momenti che restano impressi nella memoria di chi li ha vissuti; impossibile dimenticare il primo schianto su una delle Twin Towers avvenuto alle 8:46 (ora americana). Era un aereo della American Airlines in volo da Boston a Los Angeles mentre, diciassette minuti dopo, un altro velivolo sempre dell’American Airlines colpisce la Torre Sud del World Trade Center. Un terzo aereo, si abbatte sulla parete ovest del Pentagono, a Washington, mentre un quarto aereo, il volo United Airlines 93 fallisce l’obiettivo schiantandosi in un campo vicino a Shanksville in Pennsylvania. Sono state 2.977 il totale delle vittime di quel violentissimo attacco, l’attentato terroristico più grande della storia.  

Il Presidente Nazionale dell’Associazione Poliziotti Italiani Gerardo Velotto e il Presidente della Segreteria di Milano Mario Tritto, in una nota congiunta commentano così:  

«Quel tragico evento è fisso nella memoria, indelebile, incancellabile. Come una ferita che non si rimargina. La storia però ha dimostrato che non è con gli attentati terroristici e il sacrificio di vite umane innocenti che si può abbattere un popolo. Oggi ricordiamo le vittime, eroi di quel tragico giorno morti per mano di terroristi senza scrupoli e senza futuro».