Le manifestazioni si sono trasformate ancora una volta in scontri con poliziotti feriti e città vandalizzate. API: “Promuoveremo azioni di solidarietà alle Forze dell’Ordine”
A Roma, il corteo aveva preso il via da Piazza della Repubblica con l’obiettivo di raggiungere Piazza Venezia. Tuttavia, già all’altezza di Via Nazionale sono scoppiati i primi disordini. Un gruppo di manifestanti incappucciati ha lanciato pietre, bottiglie e fumogeni contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con cariche e l’uso di idranti per disperdere la folla.
Le tensioni si sono propagate rapidamente, coinvolgendo anche alcune vie laterali. Vetrine di negozi infrante, cassonetti incendiati e auto danneggiate hanno lasciato un bilancio preoccupante: 12 feriti, tra cui 4 agenti di polizia, e oltre 20 persone fermate. Secondo fonti della Questura, gli agenti hanno riportato lesioni dovute al lancio di oggetti contundenti, e uno di loro è stato ricoverato in ospedale per accertamenti.
Le autorità capitoline hanno espresso preoccupazione per la sicurezza e annunciato un’inchiesta per identificare i responsabili degli scontri.
Bologna: la tensione esplode nel centro storico
Anche Bologna è stata teatro di disordini durante il corteo. Partito da Piazza Maggiore, il corteo si è diretto verso la zona universitaria, tradizionalmente cuore pulsante delle proteste cittadine. Qui, un gruppo di manifestanti ha eretto barricate e acceso fumogeni, bloccando il traffico e creando momenti di alta tensione.
Le forze dell’ordine sono intervenute in assetto antisommossa per contenere la situazione, ma ciò non ha evitato che si verificassero scontri fisici e il lancio di oggetti contundenti. La giornata si è conclusa con 8 feriti e 15 arresti. Tra i feriti, un agente è stato colpito da una bottiglia di vetro, riportando una ferita lacero-contusa alla testa.
Il sindaco ha condannato con fermezza gli episodi di violenza, definendoli “un attacco al cuore democratico della città”.
La risposta delle istituzioni
Il Ministro dell’Interno ha convocato una riunione straordinaria per affrontare la questione della sicurezza pubblica durante le manifestazioni. “Non possiamo tollerare che eventi di questo tipo vengano strumentalizzati da frange estremiste. Garantiremo il diritto a manifestare in sicurezza per tutti i cittadini,” ha dichiarato il Ministro.
Nel frattempo, le città di Roma e Bologna si leccano le ferite e si interrogano sulle dinamiche che hanno portato a una tale escalation di violenza. Il messaggio di giustizia per Ramy, purtroppo, rischia di essere soffocato dal rumore dei disordini.
La reazione dell’Associazione Poliziotti Italiani: “Questa situazione che prende di mira i nostri colleghi aggrediti con violenza inaudita durante lo svolgimento del servizio non è più accettabile. Come Associazione Poliziotti Italiani stiamo valutando l’opportunità di promuovere azioni per fare sentire la nostra voce, la nostra solidarietà e sostegno alle Forze dell’Ordine“. Così, in una dichiarazione congiunta, si sono espressi il Presidente Nazionale Gerardo Velotto e i membri del direttivo tra cui il Presidente della sezione di Milano Mario Tritto.