A L’Aia riuniti i vertici delle law enforcement degli Stati membri dell’Unione Europea. Per l’Italia c’era il vicecapo della Polizia Raffaele Grassi
Si è conclusa il 25 settembre la conferenza annuale dei capi delle Polizie europee, organizzata da Europol che si è svolta all’Aia. All’evento hanno partecipato i vertici delle Forze dell’ordine di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea per consolidare l’importanza cruciale della cooperazione internazionale per fronteggiare le sempre più sofisticate minacce criminali e sulle opportunità e modalità di contrasto.
La delegazione italiana, guidata dal vice capo della Polizia e direttore centrale della Polizia Criminale, Raffaele Grassi, ha tenuto diversi incontri bilaterali con gli omologhi intervenuti, nel corso dei quali è stata evidenziata la necessità della condivisione delle informazioni per le azioni di prevenzione e contrasto alle principali emergenze criminali.
Presenti anche il Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Pietro Carrozza, il Colonnello della Guardia di Finanza Fabio Antonacchio dei rispettivi Comandi Generali e dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Cristiano Leggeri direttore della III Divisione-Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.
L’obiettivo è un fronte comune contro le nuove sfide della criminalità, dalle droghe di nuova generazione al traffico di migranti, dall’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale all’abuso dell’Intelligenza Artificiale a scopi illegali.
Di fronte a questo scenario complesso, la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra i diversi Paesi rappresentano l’unica via per garantire un’efficace lotta alla criminalità.
“Le nuove frontiere dello scenario criminale transnazionale – spiega Grassi – cui si affacciano le nuove droghe, il traffico di migranti, l’infiltrazione nel tessuto economico-sociale di capitali di provenienza illecita, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale a scopi illegali, il Dark Web devono essere affrontati da tutti i Paesi attraverso criteri di interoperabilità e interconnessione, ed il ruolo di EUROPOL, quale centro di condivisione delle informazioni, diviene punto focale della lotta al crimine a livello globale”.
Il prefetto Grassi ha illustrato, inoltre, il sistema Italia, che attraverso la Sala Operativa Internazionale (SOI) della Direzione centrale della Polizia criminale e una fitta rete di Esperti dislocati in tutto il mondo, permette di raccogliere e analizzare in tempo reale le informazioni provenienti da oltre 190 Paesi dislocati nei 5 Continenti.
fonte: poliziadistato.it / reportdifesa.it