In vista della presentazione della campagna «Noi non li abbandoniamo» del 31 ottobre un ricordo della canzone di Cat Stevens 

Era la primavera del 1960 quando un giovanissimo Steven Georgiou (in arte Cat Stevens) vede che, fuori della storica libreria Foyles a Charing Cross, c’è un bassotto legato a un palo. Attende circa un’ora e, resosi conto che nessuno si è occupato di recuperarlo decide di slegarlo e portarlo con se. Era stato abbandonato e, da quel momento, quel “cane salsiccia”, come il ragazzo l’ha soprannominato, sarà l’ombra di Steven che, ironia della sorte, nonostante l’amore per il suo cane, nel momento in cui decide di dedicarsi alla musica prende come nome d’arte quello di Cat, gatto: Cat Stevens.

E, dopo aver scopiazzato lo strumentale The Plum Blossom del jazzista americano Yusef Lateef (che verrà successivamente accreditato e rimborsato) Cat Stevens incide I Love My Dog in cui racconta alla sua amata “tu un giorno forse te ne andrai ma il mio cane resterà sempre con me”.

Pubblicato nel 1966, I Love My Dog sarà il primo singolo di Cat Stevens. Un gesto commovente che l’Associazione Poliziotti Italiani ricorda in questo articolo, per dare ulteriore peso all’importante campagna «Noi non li abbandoniamo» sostenuta dall’omonimo opuscolo e dal convegno organizzato in collaborazione con Regione Lombardia in programma per il 31 ottobre 2024 a Palazzo Pirelli.